419 assalti agli ATM italiani durante la pandemia

ATM

Il report di OSSIF segnala un calo del 17 per cento rispetto al 2019 anche grazie ai nuovi sistemi di deterrenza. Si dimezzano le rapine agli istituti di credito.

Firenze, 6 aprile 2020 – Gli assalti agli sportelli bancomat sono rimasti il metodo preferito dai criminali per attaccare le banche anche durante il primo anno di pandemia, ma i crescenti sistemi di sicurezza installati ne hanno fatto sventare oltre la metà. Lo riportano le anticipazioni dell’ultimo rapporto su rapine e furti in banca stilato da OSSIF, il centro di ricerca di ABI sulla sicurezza anticrimine.

Secondo i primi dati diffusi da OSSIF, nel 2020 si sono verificati 419 furti agli ATM, con un calo del 17% rispetto all’anno precedente e del 47% rispetto al 2016, anno in cui è stato raggiunto un picco di 798 episodi. Una riduzione ha caratterizzato anche l’indice di rischio, pari a 1,1 attacchi ogni 100 ATM, contro un valore di 1,2 registrato nel 2019 e 1,8 registrato nel 2016. Il calo degli episodi ha caratterizzato complessivamente dieci regioni tra cui il Veneto (-55%), la Campania (-24%) e la Lombardia (-16%).

Inoltre, grazie a sempre più sofisticati sistemi di sorveglianza un attacco su due è stato sventato prima che si verificasse (esattamente il 55,4%), una percentuale che sale all’80% quando si mettono in atto precisi meccanismi di sicurezza. Le regioni dove il maggior numero di episodi criminosi sono stati interrotti prima di compiersi sono l’Umbria (87%), il Piemonte (72%) e la Puglia (71%). Gli attacchi sono stati effettuati prevalentemente tramite l’utilizzo di gas o esplosivi (65% dei casi).

Il 2020 è stato caratterizzato anche da un decremento delle altre tipologie di furto (in particolar modo attacchi ai sistemi di gestione del contante utilizzati dai cassieri e tentativi di ingresso notturno in filiale) che sono stati complessivamente 138, pari al 57% in meno rispetto ai casi registrati nel 2019.

Sul fronte delle rapine ai danni delle dipendenze bancarie, nel 2020 ne sono state contate 119, pari ad un calo del 56% rispetto al 2019. Prosegue, dunque, in modo ancora più evidente la riduzione delle rapine in banca, in atto, ormai, da più di un decennio. Rispetto al 2007, anno in cui è stato registrato un picco con oltre 3mila casi, il calo dei reati raggiunge il 96%.

Un netto calo ha caratterizzato anche il cosiddetto indice di rischio, ossia il numero di rapine ogni 100 sportelli bancari, che nel 2020 è stato pari a 0,5 contro un valore di 1,1 registrato nel 2019. Il calo delle rapine ha caratterizzato praticamente tutto il territorio nazionale. Le rapine si sono più che dimezzate in quasi tutte le regioni, anche nelle principali aree metropolitane come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Bari e Firenze.