Meno furti e rapine in banca, ma gli ATM restano nel mirino

Presentato il rapporto OSSIF relativo ai primi nove mesi dell’anno: 231 gli attacchi contro gli istituti di credito

Firenze, 12 novembre 2021 – Diminuiscono del 60 per cento gli attacchi contro gli istituti bancari nei primi nove mesi dell’anno, nel mirino restano soprattutto gli ATM sui quali si scarica il 70 per cento degli eventi criminosi. Sono questi i dati salienti dell’’ultimo rapporto OSSIF, il centro di ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine, che ha presentato i dati nell’ambito di una riunione online che si è svolta lo scorso 9 novembre (qui la presentazione completa).

I crimini contro gli istituti di credito da gennaio a settembre 2021 sono stati 231 con un calo del 59% rispetto ai 564 casi dello stesso periodo 2020. Nel 27 per cento dei casi si è trattato di rapine, contro il 18% del 2020. Gli attacchi agli ATM sono stati il 70 per cento dei furti totali, contro il 75 per cento dell’anno scorso.

In base alle statistiche, è emerso anche che nelle rapine in banca è aumentato sensibilmente l’ammontare medio prelevato, passato da 39mila a 51mila euro, le aggressioni al personale sono state 244, gli atti vandalici otto e gli attacchi multivettoriali ad opera di cyber criminali 56.

Nell’incontro dell’Osservatorio, dove sono stati trattati fra l’altro i temi dell’evoluzione dello scenario criminale e delle collaborazioni in atto tra ABI, OSSIF e le autorità di sicurezza, è stata sottolineata l’importanza degli avanzati meccanismi di protezione per scoraggiare e reprimere fenomeni criminali contro le filiali bancarie.